Le reazioni avverse agli alimenti si basano sul principio già noto nell’antica Roma e descritto da Tito Lucrezio Caro come “ciò che per alcuni e’ cibo per altri e’ veleno” e quindi sul fatto che persone diverse reagiscono in modo differente agli stessi cibi.
Tali reazioni possono essere di diverso tipo: principalmente la primaria distinzione si fa fra allergie e intolleranze alimentari. Le allergie determinano risposte da parte del corpo acute e immediate e direttamente correlabili all’assunzione di determinati cibi. Lo shock anafilattico ne può essere una conseguenza estrema. L’unico modo per evitare reazioni allergiche è evitare l’ingestione dell’alimento e nel caso di assunzione accidentale possono essere trattate con specifici farmaci. Le intolleranze alimentari sono legate a reazioni croniche ad alimenti solitamente assunti frequentemente. I sintomi delle intolleranze possono essere molto differenti e possono andare da mal di testa ricorrenti a disturbi gastrointestinali (gonfiore, stitichezza o diarrea).
Le intolleranze alimentari diversamente dalle allergie sono transitorie e con adeguati programmi alimentari di “disintossicazione” gli alimenti a cui si è intolleranti possono essere reintrodotti nella dieta senza più determinare reazioni avverse.